9 febbraio 2012

“Pillole abortive, un dono di Dio” falsa campagna Diesel

La campagna pubblicitaria “Misopolis: aborti per una vita di successo” è sicuramente un trionfo: ha attirato su di sé l'attenzione di molti, se non di tutti e anche molte polemiche. Le immagini delle sei cartelloni pubblicitari sembrano proprio seguire il “filone” delle campagne Diesel, sia per lo stile e l'eleganza delle modelle che per l'ingegnosità provocatoria che solitamente le contraddistingue. Gli ingredienti per una vera pubblicità di abbigliamento ci sono tutti: le bellissime modelle, gli slogan accattivanti, i vestiti alla moda, le location insolite e ricercate e le fotografie patinate.
Ma queste immagini, decisamente fashion, poco hanno a che fare con il logo bianco e rosso che portano: quello della famosa multinazionale dell'abbigliamento Diesel.

Poteva trarre in inganno anche il sito www.dieselforwomen.com, su cui la campagna pubblicitaria è presente e si può visualizzare. Ma l'autore della sensazionale campagna pubblicitaria non è Diesel, come ha tenuto a precisare l'azienda stessa anche tramite i suoi avvocati, è Women on Waves.

Women on Waves è un organizzazione olandese che dal 1999 si batte per il diritto delle donne alla salute riproduttiva e, in particolare, per la liberalizzazione delle interruzione di gravidanza specialmente in quei paesi in cui esistono leggi che le consentono solo a certe condizioni. Lo scopo di questa associazione è quello di fornire servizi relativi alla salute riproduttiva come contraccezione e pianificazione familiare. Inoltre l'organizzazione WoW si muove tra i vari paesi, soprattutto quelli in cui l'aborto è vietato con una nave:  le donne prendono un appuntamento e sono accolte a bordo della nave che poi salpa verso le acque internazionali dove, come è  stabilito dal diritto internazionale, vige la legislazione di cui l’imbarcazione porta la bandiera. La nave di Women on Waves è una specie di clinica galleggiante dove le donne possono assumere la pillola abortiva e interrompere così volontariamente la gravidanza.

Women on Waves ha realizzato una finta ma plausibile pubblicità della Diesel in cui campeggia la scritta “le pillole abortive, un dono di Dio”.

In una delle sei immagini con un altare sullo sfondo, c'è una donna-robot vestita come nel film “Metropolis” di Fritz Lang che sta calando nella bocca spalancata della modella sdraiata ai suoi piedi con una bionda in preghiera a un lato e una mora dall'altro è una pillola e non una pillola qualsiasi come si può ben capire dall'esplicito slogan che campeggia in primo piano: “Pillole abortiva, un dono di Dio”. Si assiste, quindi, a una specie di “comunione moderna” dove al posto dell'ostia c'è una pillola abortiva.


In un altro cartellone della stessa campagna le modelle sono tutte insieme nel back-end di una possibile sfilata e dicono addio agli appendini che simboleggiano gli strumenti negli aborti clandestini, mentre restano un valido aiuto nel guardaroba “per appendere i tuoi abiti”.

 Un altro ancora è intitolata “L'immacolata contraccezione” e la spiegazione è quantomai provocatoria e accattivante: “Quando le bolle scoppiano, succedono le gravidanze indesiderate”. Le 'bolle' non sono altro che i profilattici, gonfiati come palloncini e cui sono state appese le pillole abortive.

Lo scopo della campagna è quello di ricordare che in un quarto del mondo ci sono leggi restrittive e punitive per le donne che abortiscono e di lanciare degli allarmi: quasi metà degli oltre 40 milioni di aborti l’anno sono illegali e pericolosi e ogni 8 minuti una donna muore in seguito a un aborto clandestino.


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